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inflazione 

 [ ARTICOLO PUBBLICATO NELLA NOSTRA RUBRICA MENSILE "SOLDI A PARTE" SUL QUOTIDIANO ONLINE AOSTASERA.IT ]

 

 

Qualche giorno fa è stata estratta al Superenalotto la sestina più ricca di sempre, 370 milioni di euro la vincita complessiva che poi è stata divisa tra i 90 fortunati giocatori. Tutto questo grazie ad un “sistema”. Fin qui nulla di male, peccato che nelle ore successive c’è stata una vera e propria esultanza mediatica.

 

Lungi da me fare la morale su come e perché spendere i propri soldi, ma pretendo da parte di chi scrive su testate nazionali o propone servizi nella televisione pubblica, una certa etica.

 

Anche io, da adulto e vaccinato quale sono, mi posso considerare un bevitore e fumatore occasionale, ma mai incentiverei le persone ad abusarne. La sola idea di leggere le località in cui sono state giocate le schedine o le regioni più vincenti, non solo mi stupisce ma mi rattrista molto, come se queste avessero chissà quali meriti particolari se non fortuna.

Ogni giorno siamo bombardati da pubblicità sul gioco d'azzardo che promettono vincite facili e immediate, ma dietro queste promesse si nasconde una realtà molto diversa. Il gioco d'azzardo può diventare una vera e propria dipendenza, causando danni irreparabili alla salute e alle finanze personali.

 

Per prima cosa sgomberiamo il campo da falsi miti:

  • Non esistono numeri ritardatari: la probabilità che esca un numero estratto la settimana prima è la stessa di un numero estratto 2 anni fa ed è 1/90
  • La combinazione 1-2-3-4-5-6 o 90-89-88-87-86-85 ha la stessa probabilità di essere estratta della combinazione 1-38-47-52-56-66 ( quella vincente ) ovvero una possibilità su 622 milioni
  • I sistemi non fanno vincere, i sistemi aumentano la probabilità perchè aumentano il costo della giocata e di conseguenza riducono la vincita
  • Il gioco d’azzardo non è una forma di svago innocua, anzi può diventare una dipendenza che può causare gravi problemi finanziari, psicologici e sociali.

 

L'idea di giocare d'azzardo può sembrare allettante: la promessa di vincere una somma enorme di denaro con una sola scommessa può essere irresistibile per molti. Ciò che molte persone non considerano è il lato oscuro del gioco d'azzardo: la dipendenza, la perdita di denaro, l'effetto negativo sulle relazioni personali e familiari.

 

Uno studio condotto da Ce.R.Co. ( Centro Studi Ricerche Consumi e Dipendenze ) e FeDerSerD ( Federazione italiana degli Operatori dei Dipartimenti e dei Servizi delle Dipendenze ) ha dimostrato come gli introiti dello Stato derivanti dal gioco d'azzardo sono spesso contrastati dai costi sociali ad esso associato. Come riporta la ricerca il concetto di costo sociale si riferisce a una perdita complessiva di benessere sociale attribuibile a determinate scelte, azioni e comportamenti. Ciò implica costi tangibili (relativi al rendimento lavorativo, ai costi per il sistema sanitario e di welfare, alla prevenzione e repressione di reati collegati alla problematica sviluppata, ecc.) e intangibili (peggioramento della qualità della vita, stress, ecc.).

 

Significativo il caso dell’Italia, paese tra i primi al mondo per spesa nel gioco d’azzardo, il cui modello normativo – lo Stato che funge da regolatore di un mercato basato su licenze governative, dove agenti privati ( i concessionari ) competono tra loro – è diventato punto di riferimento per diverse giurisdizioni europee. Nel 2017 la raccolta di tutto il comparto giochi si è attestata in Italia sui 101,8 miliardi di euro, di cui 10,3 miliardi di euro sono andati all’Erario. Il tutto a fronte di vincite per 82,7 miliardi e di una spesa complessiva dei giocatori di 19,1 miliardi (Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, 2018).

 

I rischi principali associati al gioco d’azzardo, oltre ai costi evidenziati nella ricerca, sono:

  1. Dipendenza: le persone spesso perdono il controllo sui propri comportamenti di gioco e possono subire un impatto negativo sulla propria vita personale, professionale e finanziaria.
  2. Problemi finanziari: molti giocatori d'azzardo spesso spendono più di quanto possano permettersi di perdere e questo può portare all’indebitamento e altre difficoltà finanziarie.
  3. Problemi familiari e sociali: i giocatori d'azzardo possono isolarsi dalla società ( fino al suicidio ) e alienarsi dai propri amici e familiari e le loro relazioni possono essere distrutte ( separazione e divorzio )
  4. Problemi di salute mentale: ansia, depressione e problemi di autostima. Le persone che diventano dipendenti dal gioco d'azzardo spesso si sentono impotenti e disperati e possono avere difficoltà a trovare aiuto.

 

Ogni tanto si riesce a tenere sotto controllo la dipendenza impostando dei limiti di spesa come soglia psicologia oltre la quale non spingersi.

 

A volte non basta.

 

Ho notato una certa somiglianza tra le pubblicità, soprattutto online, del gioco d’azzardo con quelle del trading online ovvero la promessa di ottenere un grande capitale da un piccolo capitale. Spesso questo viene confuso e assimilato agli investimenti finanziari che invece hanno come obiettivo l’esatto opposto, fare in modo che un grande capitale non si trasformi in un piccolo capitale.

 

Infine lo studio ci ricorda che il benessere di una popolazione e di una nazione non si misura soltanto con indicatori di carattere economico, come mostrano le ricerche sempre più consistenti orientate a sostituire il Pil come indicatore di benessere e crescita di uno Stato.

 

Il mio consiglio rivolto in primis ai più giovani, che ricordiamoci non sono immuni a ludopatie o pseudo-investimenti finanziari per sbarcare il lunario, è quello di mettere ordine alla propria scala valoriale:

  1. costruite il vostro capitale umano
  2. trovate un lavoro che vi gratifichi umanamente e finanziariamente
  3. risparmiate per costruirvi un capitale finanziario
  4. investite a lungo termine per il vostro futuro
  5. spendete quelle che vi rimane

 

Chi vince una scommessa è fortunato, chi vince le sfide della vita è coraggioso.

 

I dati dimostrano che chi vince o guadagna milioni e milioni di euro senza una buona cultura o educazione finanziaria nella maggior parte dei casi in pochi anni si ritrova a lavorare per pagare il mutuo di casa, ma questa è un’altra storia.

 

 

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